Foto di Dino Gravano

ZUCCARELLO

ALTITUDINE: 130 m. s.l.m.
ABITANTI: 308
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  • Canale Video: TurismoInLiguria
  • Pubblicato: 8 Set 2017
  • Fonte: Youtube
  • Autore: I Borghi più belli d'Italia
  • Pubblicato: 27 Mar 2015
  • Fonte: Youtube
Zuccarèllo (Sucâelo in ligure[3]) è un comune italiano di 308 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria.
L'antico nucleo medievale fu la capitale del Marchesato di Zuccarello, antico stato italiano preunitario dal XIV secolo al XVII secolo.
Il borgo medievale di Zuccarello fu fondato con atto notarile del 4 aprile (o 30 aprile[4]) del 1248[5] - con firma dal notaio Martino di Bossoleto presso il castello zuccarellese (citato per la prima volta nel 1233[4]) - dai marchesi di Clavesana Bonifacio III, Emanuele I e Francesco I, e dai rappresentanti locali (procuratori e sindaci) della popolazione della val Neva, l'antica Vallis Cohedani[5]; l'atto di fondazione è ancora oggi conservato presso l'archivio storico comunale[5]. Gli stessi marchesi doteranno il nuovo feudo di regolamenti e statuti datati al 1281[5], tra i più antichi del ponente ligure dopo Sanremo ed Apricale[5].
Già in epoca medievale, a causa della strategica posizione geografica, fu più volte conteso tra le varie fazioni nobiliari[5].
Il matrimonio nel 1326[4] tra Enrico Del Carretto e la figlia di Enrico II di Clavesana, Caterina, portò per la famiglia carrettesca al possedimento di metà dei territori di Zuccarello e Castelvecchio di Rocca Barbena[4]; nel 1335 i Del Carretto acquistarono la restante parte dei due feudi da Giacomo Saluzzo, che aveva sposato Argentina, altra figlia del marchese di Clavesana[4].
Con Carlo I Del Carretto, nel 1397[4], Zuccarello divenne sede dell'omonimo marchesato che assoggettò tra i territori, villaggi e fortificazioni il castello di Balestrino, Castelvecchio di Rocca Barbena, Erli e Nasino, quest'ultimo nel 1420. In questa fase storica nacque dal ramo carrettesco finalese il nuovo ramo dei Del Carretto di Zuccarello[4]. Anche i Del Carretto zuccarellesi, come quelli di Finale, ebbero un rapporto di dedizione feudale con i duchi di Milano, anche se durante la complessa transizione fra la dinastia ducale dei Visconti e quella degli Sforza con atto del 18 maggio 1449[4] i marchesi zuccarellesi Carlo e Giorgino Del Carretto fecero atto di vassallaggio alla Repubblica di Genova[4].
La repubblica genovese acquistò nel corso del 1567[4] dal marchese Gio Antonio Del Carretto un terzo del feudo (più il locale castello e la sua giurisdizione) concedendo a Genova, tra l'altro, il diritto di prelazione.
Un nuovo scenario politico avvenne nell'aprile del 1588 quando il marchese di Zuccarello Scipione Del Carretto vendette la parte del suo feudo al duca Carlo Emanuele I di Savoia per la somma di 60.000 scudi d'oro[6] (e ottenendo altri privilegi monetari pure per la sua famiglia), una cessione che certamente avrebbe giovato e consolidato il dominio sabaudo sul ponente ligure. Tale trattativa, però, fu impugnata[6] a stretto giro da Genova che inviò alla corte di Praga dell'imperatore Rodolfo II un proprio ambasciatore affinché il sovrano annullasse tale decisione. Sovrano che, su consiglio del gentiluomo di corte Ottavio Del Carretto[6], fratello minore del marchese Scipione, decise sul finire dello stesso anno di "congelare"[6] il passaggio di proprietà tra la famiglia carrettesca e lo stato sabaudo nell'attesa di un responso giuridico da parte di un'apposita commissione.
La "causa di Zuccarello" si protrasse a lungo nel tempo, nonostante gli appelli dei vari ambasciatori sabaudi e genovesi che nell'ordine si recarono a Praga, e solamente all'inizio del 1593[6] l'imperatore pronunziò un diploma ufficiale in favore di quel Ottavio Del Carretto che ottenne l'investitura sul feudo zuccarellese. L'ambasciatore per i Savoia Manfredo Goveano ottenne solamente da Rodolfo II che all'estinzione del ramo Del Carretto di Zuccarello, il duca di Savoia avesse il diritto di prelazione all'acquisto del feudo[6], diritto che venne annullato nel 1622[6].
Diviso nelle proprietà tra il marchese Ottavio Del Carretto, fratello minore di Scipione, e la Repubblica di Genova, il feudo di Zuccarello si consolidò nel 1624 quando per la somma di 200.000 fiorini[4][5] il primo decise di vendere la sua parte a Genova. La vendita provocò un nuovo scontro tra lo stato genovese e il vicino ducato sabaudo che nel corso del 1625 sfociò nella cosiddetta "guerra del sale" o "guerra di Zuccarello", che nel 1631 sfociò nel trattato di Cherasco. Dopo una lunga controversia legale tra le parti, che vide tra l'altro il controllo del marchesato da parte di commissari imperiali[4], con atto del 1633[4] lo stato genovese poté assumere pieno controllo di Zuccarello e della sua ex giurisdizione marchionale[4].
Zuccarello vide altre battaglie nei suo territori: nel 1672[5]; nel 1746-1747[5] nei fatti d'armi correlati alla guerra di successione austriaca dove il paese fu difeso e riconquistato dai soldati genovesi e corsi dall'assedio piemontese; tra il 1795 e il 1797[5] durante la Campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte. Il borgo medievale fu sede del quartier generale delle truppe francesi del generale Andrea Massena durante la battaglia di Loano del 23 e 29 novembre 1795[5].
Con la dominazione francese il territorio di Zuccarello rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del III cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di Centa e dal 1803 centro principale del IV cantone della Centa nella Giurisdizione degli Ulivi. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte.
Nel 1815 Zuccarello fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel I mandamento di Albenga del circondario di Albenga facente parte della provincia di Genova; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel circondario di Savona e, infine, sotto la neo costituita provincia di Savona.
L'ultimo aggiustamento dei confini amministrativi avvenne nel 1929[4] quando cedette al comune di Cisano sul Neva le frazioni di Conscente e Martinetto.
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Ingauna e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[7], ha fatto parte fino al 2011 della Comunità montana Ponente Savonese.
- Chiesa di San Bartolomeo nel centro storico di Zuccarello. La parrocchiale fu eretta assieme al borgo nel XIII secolo, anche se alcune fonti storiche riportano la fondazione tra l'XI e XII secolo e quindi molto prima della nascita "ufficiale" di Zuccarello.
- Oratorio di Santa Maria Nascente e San Carlo nel centro storico di Zuccarello. Eretto tra il XVII e XVIII secolo conserva un crocifisso del XV secolo portato in processione nel paese, illuminato con l'ausilio di fiaccole, durante la festività religiosa del Venerdì Santo.
- Cappella di Sant'Antonio abate nel centro storico di Zuccarello, con affreschi del tardo medioevo.
- Palazzo Marchionale. Sito nel centro storico conserva al suo interno diversi cicli di affreschi. Nel 1459 qui avvenne lo storico incontro tra Giovanni di Calabria, rappresentante del regno francese e della Repubblica di - Genova, e i signori feudali marchesi Del Carretto per siglare ufficialmente la fine delle ostilità tra Genova e i Del Carretto del Marchesato di Finale. - Porta del Molino.
- Porta Soprana o del Piemonte con la caratteristica torre medievale.
- Porta Interiore.
- Porta del Ponte, forse risalente al XVII secolo.
- Porta sul torrente Neva, forse risalente all'epoca tardo medievale.
- Porta Sottana con la presenza della torre con elementi tardo medievali.
- Porta "del Morto".
- Teatro Civico "Quinzio Delfino".
- Casa "del Molino" con elementi del tardo medioevo presenti nella facciata.
Secondo alcune note storiche l'edificazione del castello di Zuccarello, citato per la prima volta nel 1233[4], è antecedente alla fondazione del borgo medievale (1248[4]) e fu nei secoli successivi più volte restaurato. Tra gli ultimi interventi conservativi e di rinforzo vi furono quelli ordinati dal generale francese Andrea Massena delle truppe napoleoniche verso la fine del XVIII secolo.
Usato anticamente come abitazione fu prevalentemente utilizzato per il controllo della media val Neva assieme ai castelli di Conscente - presso Cisano sul Neva - e di Castelvecchio di Rocca Barbena. Nei pressi del castello vi è l'antico attraversamento boschivo denominato il "Sentiero di Ilaria" (dal nome della marchesa Ilaria del Carretto) che, in 3 km, permette di raggiungere il territorio di Castelvecchio di Rocca Barbena; il percorso è inserito nel parco culturale della Riviera Ligure delle Palme.